Casa chiusa

Romano Prodi non vede giovani che si facciano avanti per il suo Partito democratico. I giovani (per la verità) vorrebbero farsi avanti ma trovano tutte le poltrone assegnate, le porte chiuse, i cancelli ben serrati con un cartello che avverte: «Posti in piedi». Sotto quel cartello qualcuno dice che c’è la firma di Prodi stesso. Che ha nominato ministri che … Continua a leggere

Lettera al Corriere Romagna

Pubblico il testo della lettera inviata il  26 maggio al Corriere Romagna. Ed apparsa oggi primo giugno. «Decenza pubblica»: non c’è solo lo stadio Debbo una risposta alla cortese sollecitazione di Daniela Montanari (26 maggio). Confermo quanto scritto qui il 19 febbraio: esiste «una decenza pubblica che risiede nel principio di fare gli interessi della collettività, e non quelli di … Continua a leggere

Non è antipolitica

Comincio a preoccuparmi di quello che penso. Sino a stamattina credevo di aver sufficiente senso civico nel considerare le critiche al governo un fatto normale per un Paese democratico. Dopo aver letto a pagina 8 della Stampa di oggi l’intervista di Antonella Rampino alla prof. Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi, ho iniziato a dubitare di me. Premetto che ho … Continua a leggere

Spallata no, ceffone sì

Il presidente del Consiglio Romano Prodi non si meraviglia del risultato elettorale. Con una calma olimpica ha detto: «Era un risultato assolutamente atteso». Ha ripetuto che il suo programma riguarda cinque anni. Il primo è servito ad aggiustare le cose. Per cui la gente è rimasta scontenta. Il ragionamento non fa una grinza. Però caro Prodi, consideri che dalle primarie … Continua a leggere

Famiglia killer/2

Il giorno 11 ho inserito il post «Famiglia killer». Ieri (12) su «Liberazione» in prima pagina campeggiava un «Famiglia assassina» che ha scandalizzato tutti o quasi. Lo apprendo dal «Corriere della Sera» odierno. Quando ho usato il termine killer non volevo disprezzare la famiglia. Semplicemente indicare certe patologie sulle quali non si ferma nessuno a discutere come se il nostro … Continua a leggere

Mediterraneo

Si chiude oggi a Ravenna la prima edizione del Festival Internazionale delle Culture del Mediterraneo “Meditaeuropa“, occasione di dialogo e di riflessione su una realtà geografica che è anche, se non soprattutto, politica. Fra gli intervenuti c’è stato Tahar Ben Jelloun, lo scrittore nato nel Marocco nel 1944. Tahar Ben Jelloun ha dichiarato che il Mediterraneo è «una vera e … Continua a leggere