Rosy Bindi, effetto Grillo

Bindistaffelli L’iniziativa di Beppe Grillo, di mobilitare controcorrente i suoi «lettori» (e speriamo che lui non cerchi di trasformarli in suoi «elettori»), ha due effetti che vanno registrati con obiettività.
Cominciamo dal secondo, l’effetto web: il tutto è nato da un blog e dai suoi fratelli. Leggiamo, e mi sembra aver ragione chi lo ha scritto, che è il trionfo dell’Internet 2007, il «web 2,0».
Primo aspetto, non meno o non più politico dell’altro: la reazione di Rosy Bindi che non ha stracciato le vesti a Grillo ed inveito contro l’ex comico genovese, ma ha pacatamente fatto “autocoscienza” del gruppo a cui appartiene, il mondo della politica.
Secondo Rosy Bindi, davanti alla convocazione popolare di Grillo, è sbagliato parlare di qualunquismo e demagogia: è un fatto a cui, dice, «dobbiamo dare una risposta».
Aspettiamo quella risposta, convinti come siamo che la protesta che serpeggia oggi in Italia non sia soltanto pura antipolitica. Come invece sembrano essere certi freschi discorsi del senatore Francesco Cossiga, sul quale doverosamente ritorneremo in una prossima puntata.
Per il momento, confermando la nostra fiducia nel libero arbitrio, sorridiamo davanti alle affermazioni di uno scienziato che vorrebbe le differenze nelle scelte politiche dettate soltanto da «differenze specifiche a livello neurologico», ovvero si nascerebbe conservatori o liberali. La nostra volontà e la nostra storia personale non c’entrerebbero per niente.
Non abbiamo nessuna autorità in materia, quindi non possiamo far altro che  dissentire ‘a naso’, ovvero senza entrare nel merito di queste
«differenze specifiche a livello neurologico».
Ci permettiamo soltanto di porre un problema: ed i voltagabbana da che cosa
possono essere giustificati «a livello neurologico»?

La foto Bindi-Staffelli è presa dal sito www.davidemaggio.it.

Rosy Bindi, effetto Grilloultima modifica: 2007-09-10T17:45:11+02:00da rimino
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