Scalfari e Napoletano

Scalfari_blog_19_07_09 Eugenio Scalfari nella consueta omelia domenicale su “Repubblica”, allontana dalla figura del presidente Napolitano ogni ombra di dubbio. Usa un po’ di incenso nel rito propiziatorio, ottenendo però l’involontario effetto di creare una nube di confusione attorno al tema.

Napolitano ha manifestato “perplessità e preoccupazioni” circa il pacchetto sicurezza che poi ha regolarmente firmato, facendolo diventare legge dello Stato. Ma auspicando in cuor suo che in futuro sia modificato.

Scalfari oggi spiega che nella lettera di Napolitano non c’è nessuna “irritualità”. Perché il capo di Stato non poteva non firmare la legge: “Il potere di rinvio alle Camere … è previsto in caso di mancata copertura finanziaria … e di altre palesi forme di incostituzionalità. Palesi, poiché se tali non fossero spetterebbe alla Corte … aprire un’indagine…”.

Napolitano_blog_19072009 Le cose sono molto più semplici. Art. 74 della Costituzione: “Il presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con un messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione”. Stop.

Le motivazioni da usare per un (non inviato) messaggio alle Camere, Napolitano le ha spedite invece agli interessati, dopo aver promulgato la legge. Perché, non si sa.

Ci siamo permessi di scrivere qui sopra che “il messaggio di Napolitano rischia di creare soltanto confusione”, e non è un “passo avanti in direzione del presidenzialismo”, come invece ritiene Marcello Sorgi.

Anche dopo le (non) spiegazioni di Scalfari, ripetiamo che si tratta di “un fatto inedito e non vincolante per nessuno”.

Per maggior chiarezza, aggiungiamo che è un episodio destinato soltanto a creare equivoci.

Come dimostra il tiro alla fune in cui Bossi dichiara che la lettera di Napolitano è ottima perché sottolinea la centralità del parlamento. Bossi_blog_19072009

Tutto il resto che è accaduto attorno a quel messaggio, è soltanto un’esagerazione della sinistra, ha aggiunto il leader della Lega.

Ovvero le idee ed i suggerimenti di Napolitano non contano nulla per il governo. E Bossi ha parlato anche a nome di Maroni.

Non era questo l’obiettivo che il capo dello Stato si era prefisso.

ARCHIVIO:
1. La mossa, 16 luglio 2009
2. Senza precedenti, 17 luglio 2009

[19.07.2009, anno IV, post n. 206 (926), © by Antonio Montanari 2009. Mail.]

Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it

Scalfari e Napoletanoultima modifica: 2009-07-19T17:06:25+02:00da rimino
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