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Napolitano_blog_17042009Le agenzie di stampa ieri hanno ricostruito i “precedenti” della lettera di Napolitano a governo e presidenti dei due rami del parlamento sul “pacchetto sicurezza”.

Ma la lettera in oggetto è senza precedenti specifici, ovvero uguali oppure analoghi.

Napolitano vi esprime “perplessità e preoccupazioni” sopra questioni normative. Ed auspica una “rinnovata riflessione”. Tutto ciò non era mai avvenuto nei “precedenti” che elenchiamo.

1. Caso Ciampi, 15 giugno 2002: chiede “spiegazioni a proposito della costituzione di una società denominata Patrimonio Spa, a cui il governo intendeva demandare i beni culturali e paesaggistici di proprietà del demanio, affinché venissero valorizzati anche economicamente”.
Risposta di Berlusconi, dopo 17 giorni: “Desidero ringraziarla per la sua lettera del 15 giugno scorso e per le osservazioni che pienamente condivido”. Con la conferma dell’impegno del governo, “affinché la Patrimonio dello Stato Spa operi nel pieno rispetto delle caratteristiche giuridiche, dei vincoli legali e sostanziali, nonché dell’intero sistema di tutele esistente sui beni pubblici”. (Fonte: R. Masci, Stampa, 3.7.2002)
Commento di Maria Novella De Luca di “Repubblica”: “In realtà, pur fornendo assicurazioni sulla non ‘alienabilità’ dei gioielli d’ Italia, Berlusconi ribadisce in più punti che legge così è e così resta”.

2. Napolitano, 24.6.2008. Nota ufficiale del Quirinale: non abusate dei decreti-legge.

3. Napolitano, 6 febbraio 2009, “in una lettera al premier Berlusconi, Napolitano esprime contrarietà al ventilato decreto sul caso di Eluana Englaro. Il Consiglio dei ministri approva il no alla sospensione di alimentazione e idratazione e il presidente ritiene di non poter procedere all’emanazione” (fonte M. Breda, “Corriere della Sera”, 18.04.2009).
Il 7 febbraio 2009, su “Repubblica”, appare un articolo di Stefano Rodotà sul tema, in cui si legge: “Ispirandosi al principio della “leale collaborazione” tra gli organi dello Stato, Giorgio Napolitano aveva nei giorni scorsi manifestato al governo le sue perplessità su un decreto che, rendendo impossibile l’ esecuzione di una decisione della magistratura, si esponeva evidentemente al rischio dell’ incostituzionalità”.

4. 16 febbraio 2009: Napolitano esprime al governo le sue riserve di costituzionalità sulle ronde nel decreto sicurezza. Il 20 il governo vara il provvedimento e il capo dello Stato puntualizza «l’ autonoma ed esclusiva responsabilità del governo» (fonte, Breda, cit.). Nel frattempo Napolitano ha inviato suggerimenti per correggere il testo in elaborazione: fonte “Stampa”, 20.2.2009: “considerando anche i moniti del Quirinale, il capitolo sulle ronde è stato riscritto per l’ennesima volta”.

5. 24 marzo 2009. Napolitano, in una lettera al premier, fa riferimento alla necessità di tener conto del parere delle Regioni sul piano casa (fonte, Breda, cit.).

6. 9 aprile 2009, Napolitano invia una lettera a Berlusconi, Schifani, Fini e Tremonti: basta ai “decreti legge omnibus”.

[17.07.2009, anno IV, post n. 203 (923), © by Antonio Montanari 2009. Mail.]

Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it

Nessun precedenteultima modifica: 2009-07-17T17:56:43+02:00da rimino
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