Inquisitori

Inquisitori280608 Un funzionario Rai le chiese di mostrargli le tette. Lei di rimando gli ordinò: “Fammi vedere il tuo culo”. Oggi, aggiunge Ida di Benedetto, la situazione è cambiata: “Sono le ragazze che vanno a cercare gli uomini potenti”.
Per gli impotenti c’è la mutua, immaginiamo.
Ida di Benedetto è convinta che l’Italia sia un Paese corrotto ed ipocrita: “Lo scopriamo adesso come vanno le cose?”.

Clementina Forleo è stata assolta dal Csm, non ha commesso alcun “illecito disciplinare”. Aveva definito Massimo D’Alema complice “di un disegno criminoso”, al tempo di Clemente Mastella ministro di Grazia e Giustizia.

D’Alema ha parlato ieri a Roma. E’ una “via obbligata” l’alleanza dei riformisti con la sinistra. A patto che la stessa sinistra sia “capace di fare autocritica sul suo passato”.
Come la signora di Benedetto, D’Alema potrebbe dichiarare: “Scopriamo soltanto adesso come vanno le cose?”.
Con una differenza molto piccola, non è la sinistra che vuole cadere tra le sue braccia, ma è lui che le chiede di fargli vedere qualcosa. In questo caso, l’autocritica. Che è sempre un mettersi a nudo. Ma con pudicizia e circospezione.

Autocritica è parola classica non dei riformisti tra i quali D’Alema oggi si colloca. Ma di quella sinistra da cui si aspetta tanto, soprattutto “un dialogo” più indispensabile a lui che a lei.

Non sappiamo se oggi il cadere tra le braccia altrui, come le ragazze “che vanno a cercare gli uomini potenti”, possa essere definito “dialogo” in linguaggio politicamente corretto.
E’ soltanto una ben curiosa pretesa quella di chiedere l’autocritica ad una diversa forza politica. C’è più arroganza intellettuale di quella degli antichi comitati centrali del pci contro frazionisti ed aspiranti scissionisti di un tempo. C’è il segno da aristocratico inquisitore del sacro romano partito.

Forse per D’Alema l’autocritica della sinistra è pensata come un ritorno all’ovile con le mani alzate in segno di resa per aver sbagliato tutto.
Strana convinzione, se stessero così le cose, in un personaggio che richiede il dialogo ai vecchi compagni di strada. Abbandonàti, vilipesi, ma poi ridiventati utili per contenere la sconfitta elettorale di Veltroni. Secondo Filippo Andreatta “almeno un milione di voti dalla sinistra radicale” sarebbe andato al Pd.

L’inquisitore D’Alema rassomiglia un poco al romano pontefice che oggi ha individuato le cause delle guerre nel trionfo dell’edonismo e del relativismo. Per carità. Più tranquillamente il papa ha parlato di crescente bisogno di pace che noi arbitrariamente traduciamo in presenza di conflitti armati.
A noi, pii uomini di Chiesa avevano insegnato che a provocarli, sono sempre stati gli interessi degli Stati e degli sfruttatori interni ed internazionali di quelle povere popolazioni decimate da bombe e carestie. Dovremmo chiedere a quelle popolazioni che cosa hanno fatto di male, da edoniste e relativiste, per meritarsi così grave castigo divino.

[Anno III, post n. 200 (577), © by Antonio Montanari 2008]

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Inquisitoriultima modifica: 2008-06-28T17:38:04+02:00da rimino
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