Morto di botte a Bologna protetta

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Lei, la militar soldata in mimetica e mitragliatore da combattimento, è fotografata sui giornali di Bologna soltanto per far propaganda al piano straordinario di protezione dell’ordine pubblico che inorgoglisce i governanti italiani.

Lui, Dante Petazzoni, anni 95, è fotografato sugli stessi giornali di Bologna perché nella stessa città lo hanno ammazzato di botte per derubarlo di 300 euro.

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“Aggredito all’incrocio di tre caserme” s’intitola il fondo di “Repubblica Bologna”. Dove leggiamo anche di un cieco assalito per 150 euro in via Mascarella.

Di Bologna è quel senatore che definisce marmaglia i contestatori del 2 agosto e che nei giorni scorsi ha rilasciato entusiastiche interviste sull’arrivo dei soldati a Bologna ed a Rimini.

Più che fare da inutile guardia alle sedi del potere, altro non possono quei soldati. Per controllare l’ordine pubblico ed evitare che la vita sociale precipiti nel caos invivibile, occorre ritornare subito ai vecchi sistemi. Con carabinieri e poliziotti in borghese, mescolati fra la folla o nelle zone più a rischio.

Quei ragazzi e ragazze in mimetica con grosse armi in mano, non servono a nulla. La morte di Dante Petazzoni lo ha dimostrato chiaramente.

Ci si può prendere in giro su tutto, dalle feste napoletane alle serata in villa sarda, e con i tg taroccati, ma il dramma registrato dalla cronaca di Bologna, simile a tanti altri episodi di questi giorni, chiede che si cambi registro. Mimetica e mitragliatori solleticano gli umori militareschi di politici e ministri, ma non salvano vite umane.

Fonte immagini: in alto dal “Corriere di Bologna” on line.
Al centro, “Repubblica.Bologna“.

[13.08.2009, anno IV, post n. 234 (954), © by Antonio Montanari 2009. Mail.]

Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it
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Morto di botte a Bologna protettaultima modifica: 2009-08-13T17:47:49+02:00da rimino
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