Copia e incolla

Sorriso

Interessante recensione, sabato scorso su “Tuttolibri”: Lelio Demichelis parla di Fabio Metitieri, autore de “Il grande inganno del Web 2-0”. Titolo dell’articolo: “Credono di sapere, ma fan solo copia e incolla”. Verissimo.

Ma il sistema del “copia e incolla” è vecchio come il cucco, non è soltanto un difetto biologico-intellettuale delle nuove generazioni.

Ne ho riferito altrove recentemente (21.01.2009), quando ho scoperto che nel “Giovane Pascoli” di Rosita Boschetti (catalogo della mostra tenutasi a San Mauro sul finire del 2006), c’è molta farina del mio sacco travasata nel calderone di cottura, senza indicare la legittima paternità. [Alle “Patologie riminesi” su “Appestato”.]

Ci sono poi altri tipi di “copia e incolla”. In una biografia di Pandolfo II Malatesti lo si dice nato nel 1325, e comandante di truppe nonché podestà di Fano a dieci anni… Ecco un esempio di accettazione acritica di un errore che però era stato corretto. Oltre un secolo fa… In un testo però ignorato dagli autori (come documenta la bibliografia del volume). Ovvero non si copia mai abbastanza per scrivere le cose vere: anche se basterebbe una modesta operazione aritmetica per capire che a dieci anni non si guida un esercito e si diventa podestà… Miracoli della cultura alta italiana.

Sul “Corrierone” il problema del Web è al centro di un articolo di Carlo Formenti nel supplemento economico. Titolo: “Attenti ai rischi per l’opinione pubblica”. Sintesi: le news a pagamento rischiano di produrre “un inevitabile abbassamento della qualità del prodotto”. Poi una stoccatina ai blogger, definiti “riciclatori dell’informazione”. Riciclatori ‘sto c…, verrebbe la voglia di rispondere (personaliter) a Carlo Formenti.

Ce ne sono ad iosa di riciclatori, ma non tutti siamo tali. Sono i giornali che ci censurano, altro che storie. Due esempi.
Il 23 giugno 2008 la “Stampa” pubblica un articolo di Sebastiano Vassalli con un’informazione errata su Leopardi. Invio una lettera al giornale con il testo pubblicato sul blog. La lettera non è stata pubblicata.

21 giugno 2009 (quasi un anno dopo…), il caso si ripete. Oggetto, la causa di beatificazione di Alcide de Gasperi: Giacomo Galeazzi scrive che il processo di canonizzazione “procede a rilento”. Invio alla “Stampa” una lettera che è il post apparso qui. Non pubblicata.

Allora non dite, illustri esperti, che i blogger sono tutti dei riciclatori. Quelli che si danno da fare per portare un loro contributo anche sulla “carta”, sono lasciati fuori.

Una volta la redazione della “Stampa” (parlo di un’esperienza quasi quarantennale, ben documentabile ovviamente) mi pubblicava. Adesso dev’essere arrivato qualche consiglio a censurarmi. Certi loschi figuri “vicini e lontani” come avrebbe detto Nunzio Filogamo, li conosco bene. Ne parlerò in altra occasione.

[29.06.2009, anno IV, post n. 186 (906), © by Antonio Montanari 2009. Mail.]

Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it

Copia e incollaultima modifica: 2009-06-29T17:46:56+02:00da rimino
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