Silvio desnudo

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Il “disvelamento” del Cavaliere già in atto, di cui scriveva stamani Ezio Mauro nell’editoriale di “Repubblica”, trova conferma questa sera dalle parole di Massimo D’Alema: “Nella politica italiana potranno avvenire delle scosse”. E per scosse, D’Alema intende “momenti di conflitto, difficoltà anche imprevedibili. Del resto, le scosse sono così… imprevedibili…”.

Messaggio chiaro e non trasversale, con una pennellata non inutile sulla psicologia del capo del governo: “Berlusconi non è uomo che accetti il declino politico e umano, animato com’è da un mito dell’eterna giovinezza, miti sempre pericolosi…”.

Questo, precisa D’Alema, “richiede che l’opposizione sia in grado di assumersi le proprie responsabilità e anche che sia nella pienezza delle sue funzioni”.

Mauro parlava stamane di un presidente del Consiglio “prigioniero di un clima di sconfitta anche quando vince”. E sottolineava la “regolarità istituzionale di Fini”. Formula perfetta se non evocasse vagamente lo slogan della “regolarità intestinale” di tanti spot. E per questo capace, la formula, di diventare una specie di croce e delizia del presidente della Camera. Sul campo, contro Gheddafi, Fini ha acquisito il merito di aver dimostrato che il Parlamento va rispettato pure da un capo di Stato libico.

Mauro scriveva poi che “la stampa italiana” è “prigioniera del nuovo conformismo”, per cui “preferisce parlar d’altro”.

Nell’editoriale di Barbara Spinelli (“La Stampa”) c’è un bello sberleffo al governo del cavaliere, quando si ricorda che a Parigi ci invidiano Tremonti, considerato da taluno della sinistra estrema come un anticapitalista.

Sul “Corriere della Sera”, Paolo Franchi in un commento intitolato “La politica e l’usanza di accusare i giornali”, sostiene stamani che “urgono chiarimenti”. Formula semplice, non ambigua, ma inevitabilmente molto forte se vista da destra, e molto debole se vista da sinistra.

Comunque il problema esiste, anzi ce ne sono due, scrive Eugenio Scalfari nella ‘predica’ domenicale su “Repubblica”: 1. come ha conosciuto, Berlusconi, quel personaggio che è “quanto mai equivoco con precedenti penali e relazioni di assai dubbia natura”; 2. le foto sarde anche se innocenti possono essere “fonte di intimidazione e di veri e propri ricatti”.

Non siamo nella fantapolitica ma nel clima fatiscente della caduta dell’imperatore. La ciliegina sulla torta arriva, come s’è visto, da D’Alema. Che appunto parla di Berlusconi come leader “dimezzato” e del potere in mano ormai alla “guardia pretoriana” ovvero a Bossi.

[14.06.2009, anno IV, post n. 175 (895), © by Antonio Montanari 2009. Mail.]

Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it
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Silvio desnudoultima modifica: 2009-06-14T18:29:00+02:00da rimino
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