Sorbona

Incontro_05.03.2009 Oggi si è mosso persino il “Foglio” (diretto da Giuliano Ferrara e proprietà della signora Veronica Lario in Berlusconi, con annessi aiuti statali) contro il francese “Canal Plus” che ha inventato un labiale del cavaliere mentre discorreva con Sarkozy.
“Canal Plus” ha interpretato “C’est moi qui t’ai donné ta femme” (nella foto sotto), al posto di un più prosaico: “Tu sais que j’ai etudié à la Sorbonne”.
CARLA SARKOZY“Sbagliare si può, ma poi si deve chiedere scusa”, sentenzia il “Foglio”.

Ci permettiamo di osservare solamente che il signor Berlusconi Silvio non è mai stato allievo della Sorbona.

Giuseppe D’Avanzo ha scritto di recente su “Repubblica”: nei discorsi di Berlusconi “ci sono le menzogne di conversazione e di interesse; di vanità, di esagerazione; di abbellimento; di fabulazione gratuita”.

Corrado Augias sullo stesso quotidiano ha osservato che il cavaliere l’8 luglio 1989 aveva dichiarato: “Ho studiato due anni a Parigi, alla Sorbona, e per mantenermi dovevo suonare e cantare nei locali della capitale”. Il 4 agosto 2003 alla “Bild Zeitung” aveva detto: “L’unica vacanza che ricordi è un periodo di ferie alla Sorbona per frequentare dei corsi”.
Sottolinea Augias: “Le indicazioni come si vede sono vaghe e contraddittorie. Comunque ho voluto tentare e grazie a persone amiche ho fatto svolgere una ricerca al segretariato della Sorbona per gli anni dal 1954 al 1959. Agli atti non figurano titoli di studio al nome di Berlusconi Silvio. Ma potrebbe essersi trattato di un breve corso estivo per studenti stranieri e in questo caso la ricerca sarebbe impossibile”.

Morale della favola. Lasciamo i seguaci del cavaliere (come Ferrara) riscaldarsi sulla vera versione del labiale. Noialtri leggiamo i racconti che il capo del governo fa come favolette ad uso di un popolo che lui considera deficiente.
Smettiamola di parlare di gaffe. Sono gesti con cui lui vuole confezionare pagine non documentabili della sua biografia. Per affascinare i creduloni. Altro che balle. C’è molta gente che le considera verità teologiche.

Che questo sia lo scopo (politico) del suo parlare lo dimostra l’intervento del “Foglio”. Non ridicolizziamo il premier per le gaffe vere o presunte. Stiamo sul suo stesso piano dialettico. Ci getta fumo negli occhi. Rispediamo quel fumo al mittente per guardare con lucidità la vita di ogni giorno. Soltanto per dimostrare che non stiamo al suo gioco. La politica è leggermente qualcosa di diverso dalle favole alla Ettore Petrolini.

[05.03.2009, anno IV, post n. 68 (788), © by Antonio Montanari 2009. Mail]

Sorriso
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Sorbonaultima modifica: 2009-03-05T19:06:20+01:00da rimino
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