Tremonti flop

Blog_25_02_09_tremonti La pura gioia ascosa. Lo dico ad imitazione dell’ingegner Gadda abbeveratosi manzonianamente per deridere (nella “Cognizione del dolore”) “le signore” che si sentivano “pervase da un sottile brivido” nel sentirsi chiamare tali da ossequienti camerieri.

La pura gioia ascosa, preciso, è quella che ho provato a sentir parlare del Tremonti economista come di un signore che nei suoi libri ricicla vecchi motivi come nelle canzoni di Sanremo.
L’ho scritto qui che il Tremonti aveva detto il 18 settembre 2008 ad Aldo Cazzullo: “Non è la fine del mondo, ma la fine di un mondo”.
Davasi il caso, aggiunsi, che qualche giorno prima  (7 luglio) Domenico Siniscalco sulla “Stampa aveva scritto: “Non siamo alla fine del mondo. Quasi certamente siamo alla fine di un mondo”.

Orbene, oggi ho avuto la conferma di aver visto giusto quando in segreto mi ero detto che il Tremonti è una buona antologia ambulante, una summa economica di mille pensieri sparsi nell’aere, una specie di Treccani in edizione tascabile ma aggiornata di continuo. A nostra educazione permanente. Altro che Tremonti-bond. Questo è il Tremonti-flop.

Blog_25_02_09_gozi Chi stamani ha parlato del Tramonti-pensiero con la similitudine dei motivi sanremesi, è Sandro Gozi. Che Curzio Maltese presenta così su “Repubblica“: “Quarant’anni, quindici trascorsi in giro per l’Europa, Francia, Inghilterra, Balcani, una lunga esperienza a Bruxelles con Oreja, Prodi e Barroso, prima di tornare in Italia da parlamentare, nelle liste Pd. Sandro Gozi è stato uno dei più critici della linea Veltroni”.

Gozi, 40 anni, è il secondo dei “giovani del Pd” che Maltese ha incominciato ad intervistare da ieri. Dunque Gozi su Tremonti ha detto anche che nel Pd sono riusciti a regalargli “la fama di gigante del pensiero economico. Grottesco. E’ stato ed è un ministro disastroso, a tratti dilettantesco. […] Viaggia in ritardo perenne. Nel 2003, quando occorreva essere rigorosi, fece saltare i patti di stabilità. Ora che bisognerebbe essere più elastici davanti alla crisi, riscopre il rigore. Il problema è che l’opposizione non se ne accorge neppure”.

A proposito di giovani, il Sartori furioso (più che mai) stamani sul “Corrierone” ha scritto che i capi-partito del Pd hanno promosso “gli obbedienti (anche se deficienti)” e cacciato ” gli indipendenti (anche se intelligenti)”.
Mi spiace per l’illustre Sartori prof. Giovanni. Il Gozi Sandro nelle parole riportate si dimostra intelligente ed indipendente, e non per queste sue caratteristiche (chiamiamole qualità) è stato cacciato. Anzi promette battaglia, come il suo collega Giuseppe Civati, lombardo.

Anche queste altre parole di Gozi meritano riflessione per non disperare: “L’Europa ci guarda con preoccupazione, e tanta. Quanto al tema delle ingerenze della Chiesa, stiamo andando anche lì serenamente verso una deriva autarchica, incomprensibile oltre Chiasso. Ma anche di qua dal confine. In fondo il 70 per cento degli italiani, nel caso Englaro, si è pronunciato contro la visione delle gerarchie ecclesiastiche. Peccato, ancora una volta, non essersene accorti”.

Adesso che a questi “giovani” è stata concessa una pubblica tribuna per esprimere le loro idee, sarà utile che ne tengano conto anche quelli che Gozi chiama “i capibastone”.

[25.02.2009, anno IV, post n. 62 (782), © by Antonio Montanari 2009. Mail]

Sorriso
Divieto di sosta. Antonio Montanari. blog.lastampa.it
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Tremonti flopultima modifica: 2009-02-25T18:32:00+01:00da rimino
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