Meteo Veltroni

Berlusconi03g Aria nuova in cucina, diceva un vecchio slogan pubblicitario. Clima nuovo in politica, stabilisce Walter Veltroni. Basta che avvenga “il ritiro dell’emendamento per bloccare i processi”.
Il segretario del Pd è molto ottimista, oppure non comprende che l’egemonia berlusconiana naviga e navigherà con arroganza e disprezzo del dettato costituzionale anche senza bisogno di quell’emendamento?

Ieri il cavaliere ha tenuto una conferenza-stampa in cui ha piazzato addirittura lo spot del suo partito. Sfido chiunque a documentare un evento simile in qualsiasi altra parte del mondo “civilizzato” (sia detto senza offesa per nessuno).
La campagna elettorale è finita da un pezzo, è lecito  anche se ridicolo che il capo del governo usi certi sondaggi per dire che ogni giorno che passa aumenta il suo gradimento. Prima di Natale per stabilire le percentuali dovrà sfondare il tetto massimo consentito dalla matematica, precisando che i dati si riferiscono anche a Vaticano ed ex colonie italiane in Africa.

Mentre tutti applaudono il cavaliere, Walter si è preso una nutrita dose di fischi dai socialisti. La colpa? Essersi alleato con Di Pietro.
Qui ha ragione Veltroni, nel respingere l’attacco diretto alla sua persona ed a quella di Di Pietro. Al quale hanno affibbiato l’etichetta ridicola di “giustizialista” perché nutre la pretesa (in verità obiettivamente molto stramba nel Bel Paese) che il primato della Legge valga per tutti.

Ciò che addolora è che i socialisti, con quel nome che ha un passato importante prima delle disavventure giudiziarie craxiane, abbiano ceduto alla tentazione di scambiare la causa con l’effetto.
La loro rovina è stata determinata non dai giudici che hanno colpito la corruzione, ma appunto dalla corruzione di poche o molte persone. Lo dovrebbero sapere loro stessi.

In tutto questo confuso contesto, il clima parlamentare non può diventare più sereno con il semplice ritiro di un provvedimento che finisce per non apparire logico neppure ai più fidati collaboratori di Berlusconi.
Da loro è partita l’idea di non sputtanare i magistrati in tivù in un canale di famiglia.
Lario
Dalla signora Veronica Lario, secondo quanto leggiamo oggi in Repubblica, è partita un’iniziativa non privata nel senso comune del termine: spiegare al marito (ed al primo ministro) che la questione delle intercettazioni non è la burletta del gossip sulle fanciulle più o meno intime del cavaliere, ma un problema di “morale pubblica”.

I vizi privati del consorte se li governa lei. E’ già successo il 31 gennaio 2007.
Lui aveva detto pubblicamente (durante la cena di gala dei Telegatti) ad una signora: ” … se non fossi già sposato la sposerei subito”, “con te andrei ovunque”.
Lei, la moglie di Arcore, scrisse una lettera aperta al direttore di Repubblica. Lui chinò la testa.
L’altra, quella che aveva fatto girare la testa a Berlusconi e l’aureola a donna Veronica, intanto è finita ministra di Stato, ed ieri era l’unica donna presente nel banco del governo alla conferenza-stampa del cavaliere.
Il suo nome è Mara Carfagna.Carfagnabild08 Sono definitivamente smentite le voci di un primato della MVBrambilla come favorita di regime?Brambilla

[Anno III, post n. 210 (587), © by Antonio Montanari 2008]

gruppobloggerlastampa

Foto Carfagna da “Ottovolante
 

Meteo Veltroniultima modifica: 2008-07-05T19:04:04+02:00da rimino
Reposta per primo quest’articolo