Douce France

22122007sarko Quando ho scritto il post su Sarkozy “canonico lateranense”, non l’ho fatta lunga perché giustamente ai blog si chiede un’informazione veloce, sintetica, e facile da digerire. Anzi spesso si invoca la battuta di spirito, come quella che ho fatto sulla «canonica» compagna del presidente francese.
Ringrazio Fino che si è aggiunto al discorso con il commento sulle curve «canoniche» della signora Bruni. Infatti la bellezza ha le sue regole, i suoi canoni classici che nessuna modernità potrà cancellare perché sono (pre)stampati nel nostro cervello.
Ringrazio Emilio per gli auguri e per il suo testo. E perché così mi permette di tornare sopra il tema, magari con qualche annotazione noiosa che mi perdonerete: sotto le feste, come suol dirsi, siamo tutti più buoni.

Quando ho scritto su quel canonicato (che altri capi di Stato francesi in precedenza rifiutarono), non pensavo al tema oggi molto attuale e scottante del multiculturalismo.
Per un riflesso condizionato che genera la vecchiaia, andavo leggermente più indietro, all’inviso Voltaire che principia il suo «Trattato sulla tolleranza» con un capitolo  dedicato ad un drammatico episodio di guerra di religione. La morte di Jean Calas (v. anche qui).
Riporto le frasi iniziali del capitolo: «Le meurtre de Calas, commis dans Toulouse avec le glaive de la justice, le 9 mars 1762, est un des plus singuliers événements qui méritent l’attention de notre âge et de la postérité. On oublie bientôt cette foule de morts qui a péri dans des batailles sans nombre, non seulement parce que c’est la fatalité inévitable de la guerre, mais parce que ceux qui meurent par le sort des armes pouvaient aussi donner la mort à leurs ennemis, et n’ont point péri sans se défendre. Là où le danger et l’avantage sont égaux, l’étonnement cesse, et la pitié même s’affaiblit; mais si un père de famille innocent est livré aux mains de l’erreur, ou de la passion, ou du fanatisme; si l’accusé n’a de défense que sa vertu: si les arbitres de sa vie n’ont à risquer en l’égorgeant que de se tromper; s’ils peuvent tuer impunément par un arrêt, alors le cri public s’élève, chacun craint pour soi-même, on voit que personne n’est en sûreté de sa vie devant un tribunal érigé pour veiller sur la vie des citoyens, et toutes les voix se réunissent pour demander vengeance».

Il tema è affrontato da Voltaire in un altro scritto: «Un des grands aliments de l’intolérance, et de la haine des citoyens contre leurs compatriotes, est ce malheureux usage de perpétuer les divisions par des monuments et par des fêtes. Telle est la procession annuelle de Toulouse, dans laquelle on remercie Dieu solennellement de quatre mille meurtres: elle a été défendue par plusieurs ordonnances de nos rois, et n’a point encore été abolie. On insulte dévotement, chaque année, la religion et le trône par cette cérémonie barbare; l’insulte redouble a la fin du siècle avec la solennité. Ce sont là les jeux séculaires de Toulouse; elle demande alors une indulgence plénière au pape en faveur de la procession. Elle a besoin sans doute d’indulgence; mais on n’en mérite pas quand on éternise le fanatisme».

Fortunatamente internet mette a disposizioni tutti questi testi, ai quali la pazienza dei lettori può fare ricorso.

Ecco, è molto lunga la distanza che corre dal «Discorso sulla tolleranza» (una volta un alunno mi disse: ma come lei parla di queste cose, in ritardo compresi che aveva equivocato fra tolleranza e case di tolleranza…), per arrivare al gesto di Sarkò: è molto lunga soprattutto per una repubblica che si festeggia in un giorno ben preciso, il 14 luglio, con tutto quello che la data significa e comporta.

Ecco perché vedere il poligamo Sarkò rivendicare le radici cristiane della Francia, mi ha fatto effetto. Non si tratta di negare quelle radici che la storia è lì ad indicarci (come ha scritto giustamente Emilio). Si tratta semplicemente di un mio stupore (quindi un sentimento che può tranquillamente essere definito infondato od illogico), che però non è un fatto del tutto isolato neppure in Francia.

In questo momento sul sito de Le Monde, il sondaggio sulle dichiarazioni di Sarkò in San Giovanni in Laterano, dà quasi un 60 % di contrari ed un 33 di favorevoli.

Post scriptum. Mia moglie ha dapprima fortemente disapprovato la foto della «canonica». Poi, si è convinta che il discorso era serio. Non ditele che ho scritto qui di questa sua tirata d’orecchi…

Douce Franceultima modifica: 2007-12-22T12:29:28+01:00da rimino
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